venerdì 10 luglio 2009

there is a world out there

Frequentando contemporaneamente la biografia di P.Dick e l'Idiota dostojevskiano approfondisco questo illuminante (non esclusivo, ammesso) concetto di idios cosmos, di idiozia in quanto separazione, individuazione, pirandelliana presenzassenza di colui che non puo' che vedersi collocato all'esterno degli eventi, osservando il mondo "da fuori". Per il genio russo un pretesto per raccontare l'umano dipiegarsi di mille vite altre di fronte al testimone, per l'americano una weltanshung che in mise en abime ci dà tutti come osservatori intrappolati, condannati a restare per sempre fuori dal mondo, dalla nostra irraggiungibile esistenza , li' accadendo e scivolando via, squagliandoci a tratti appiccicosi nei momenti di grazia..

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