Ecco che
splendente
si rivela
la zona di scoperta
semplice
movimento
di articolata presenza
testi dall'artista conosciuta come Mela Boev. Vedi anche il Journal Golem Uncle Vania or the Mask of the World. Vedi anche www.melaboev.com
domenica 3 agosto 2014
giovedì 31 luglio 2014
sabato 26 luglio 2014
Sorella
Sorella, ti ho vista
nella calma di un pomeriggio qualunque
Noi, che siamo tutto il tempo
e tutto, possiamo prenderlo con le mani
cullare le chiome del vento
armarci della pazienza
che cresce le cose.
nella calma di un pomeriggio qualunque
Noi, che siamo tutto il tempo
e tutto, possiamo prenderlo con le mani
cullare le chiome del vento
armarci della pazienza
che cresce le cose.
lunedì 14 aprile 2014
Zio Vania I
Quando il seme comincia
la terra e' attraversata
da un coagulo che perdura nel tempo
attraverso l'argilla
la cintura di castita' delle falde
questo stupore fatto di compattezze
di frane rapinose
non conosce il ritmo dove non sia
esplosione floreale
vampa di polline
tu mi conosci
io sto dentro le cose
ti chiamo dal giardino
alzo un braccio di gesso
attraverso la gorgone mortale
visito i rizomi
la mia forza viene dal basso
e' un desiderio un desiderio
un impeto verticale
nell'humus del suolo
ospito animali sotterranei
che sono ciechi al sole
i sedimenti dei fiumi
le polveri eoliche
il limo fitto
questa mia persistenza
questo mio itinerario di talpa o di lombrico
puo' mutarsi d'un tratto
nello scossone da sonnambulo
allora io comincio a camminare
attraverso le boscaglie che crollano
spiano al suolo citta'
mescolo
balzo fuori
corro per le strade
con la mia forza cieca
spazzo le grida dei bambini
cozzando sordamente contro le morene
il mio respiro governa l'orogenesi
le montagne in naufragio sul mare
gli occhi azzuri degli uomini
sono dei laghi
sono gli occhi del mondo.
(Adattamento de "Il Golem " Giorgio Celli)
la terra e' attraversata
da un coagulo che perdura nel tempo
attraverso l'argilla
la cintura di castita' delle falde
questo stupore fatto di compattezze
di frane rapinose
non conosce il ritmo dove non sia
esplosione floreale
vampa di polline
tu mi conosci
io sto dentro le cose
ti chiamo dal giardino
alzo un braccio di gesso
attraverso la gorgone mortale
visito i rizomi
la mia forza viene dal basso
e' un desiderio un desiderio
un impeto verticale
nell'humus del suolo
ospito animali sotterranei
che sono ciechi al sole
i sedimenti dei fiumi
le polveri eoliche
il limo fitto
questa mia persistenza
questo mio itinerario di talpa o di lombrico
puo' mutarsi d'un tratto
nello scossone da sonnambulo
allora io comincio a camminare
attraverso le boscaglie che crollano
spiano al suolo citta'
mescolo
balzo fuori
corro per le strade
con la mia forza cieca
spazzo le grida dei bambini
cozzando sordamente contro le morene
il mio respiro governa l'orogenesi
le montagne in naufragio sul mare
gli occhi azzuri degli uomini
sono dei laghi
sono gli occhi del mondo.
(Adattamento de "Il Golem " Giorgio Celli)
giovedì 10 aprile 2014
martedì 11 marzo 2014
Veronica flies
Say goodbye to friends,
wishing them the best.
Share those little tears,
you know nothing why.
That is kind of strange,
takes you back and forth,
filling up your glass
with all the time on Earth.
wishing them the best.
Share those little tears,
you know nothing why.
takes you back and forth,
filling up your glass
with all the time on Earth.
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