Come essermi vegetale
fragile agli attacchi perenni
della famelica invisibile ora
Tanti piccoli insetti bianchi
si nutrono della mia voglia
e la luce si chiude
proprio quando è primavera
Quel quadrato che sembro
scegliermi non basta ma duole
una terra dura che si spacca
e non serve piegarmi sempre
all'assalto dell'ombra piccola sotto
non serve girare l'angolo all'astro
a notte si prende ancora metà
e non per sonno mi addormenta
non per fame cerco un favore del cielo
Di fame non ho per la mia porzione
sull'immobile stagno
Si.