So one longs for freedom. Seemingly, above all, freedom of choice; and the very moment a choice is made, erasing any other possible alternative to itself, denies the same freedom that made it possible.
But there is actually a chance for hope: making mistakes.
testi dall'artista conosciuta come Mela Boev. Vedi anche il Journal Golem Uncle Vania or the Mask of the World. Vedi anche www.melaboev.com
lunedì 29 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
Two in darkness
You let the water fall
and I am a bridge to the world
stretching branch of tall a tree
giving heart all that it needs
and I am a bridge to the world
stretching branch of tall a tree
giving heart all that it needs
venerdì 21 novembre 2014
This is the one that goes: Recognise the fear
Recognise the fear
let it be alone
I will recognise my own dear
and leave it to the world
pretty much
each movement
gets it self a price
not so many
laying on the ground
promise to the sky
Every inch of your fall
will count for my pride.
Every dot on the line honey
tracing our ride.
venerdì 14 novembre 2014
You know
the little mine of me, so full with presence
to spare not a thing for longing,
so much at ease and
never been so fresh and new.
to spare not a thing for longing,
so much at ease and
never been so fresh and new.
I got to opening skies for us, with a number with
no end and this is where
no end and this is where
I sometimes look for you, like I would stretch
into sleep before a special day.
into sleep before a special day.
sabato 8 novembre 2014
Tel Aviv
E' il distogliermi il peso dalle cose,
e' l'allontanarmi, a volte lento, altre brusco
dalle incombenze e dai progetti.
In quel dipartire mi e' forte
il vibrare intenso della vita.
Ogni volta che mi divincolo,
che lascio di me qualcosa,
che sono andata,
posseggo la dimensione del mio
fare nel mondo.
e' l'allontanarmi, a volte lento, altre brusco
dalle incombenze e dai progetti.
In quel dipartire mi e' forte
il vibrare intenso della vita.
Ogni volta che mi divincolo,
che lascio di me qualcosa,
che sono andata,
posseggo la dimensione del mio
fare nel mondo.
mercoledì 10 settembre 2014
Lussino
L'acqua bagna questa roccia
e m'ingorga di profumi mentre
orizzontali accoglienze alate
si spartiscono l'apertura di un pesce
aspettato lavato lanciato volato
lo offre a voi creature beffarde
"mangeremo zuppa di pietra stasera"
e m'ingorga di profumi mentre
orizzontali accoglienze alate
si spartiscono l'apertura di un pesce
aspettato lavato lanciato volato
lo offre a voi creature beffarde
"mangeremo zuppa di pietra stasera"
domenica 10 agosto 2014
Anche qua, all'indirizzo senza pubblicità
i suoni intrecciano rapide scene perfette
amori invisibili chiamate al balcone
anche qua, nessuno lo sa,
il cane abbaia all'armonica col fresco di sera
e conversano quelli che non sono belli
anche qua, ho trovato l'inganno santissimo
di chi ascolta nell' oscurità.
i suoni intrecciano rapide scene perfette
amori invisibili chiamate al balcone
anche qua, nessuno lo sa,
il cane abbaia all'armonica col fresco di sera
e conversano quelli che non sono belli
anche qua, ho trovato l'inganno santissimo
di chi ascolta nell' oscurità.
famiglia
Giorni di tremula pace
teneri slanci verso chi tace
e sa come tenere aperte le braccia
e va come chi teme ma segue da solo
il suo piccolo piccolissimo volo
teneri slanci verso chi tace
e sa come tenere aperte le braccia
e va come chi teme ma segue da solo
il suo piccolo piccolissimo volo
"Art is what we do between two mistakes"
Jan Lawers
" I am not the right person to answer this question"
S.J. Rodriguez
Jan Lawers and Sixto Jesus Rodriguez gave me recent evidence that true artists are not "behind" nor "ahead" or "in" their time, but rather master it.
Beyond failure or success, they simply do not give a damn.
Jan Lawers
" I am not the right person to answer this question"
S.J. Rodriguez
Jan Lawers and Sixto Jesus Rodriguez gave me recent evidence that true artists are not "behind" nor "ahead" or "in" their time, but rather master it.
Beyond failure or success, they simply do not give a damn.
lunedì 4 agosto 2014
domenica 3 agosto 2014
giovedì 31 luglio 2014
sabato 26 luglio 2014
Sorella
Sorella, ti ho vista
nella calma di un pomeriggio qualunque
Noi, che siamo tutto il tempo
e tutto, possiamo prenderlo con le mani
cullare le chiome del vento
armarci della pazienza
che cresce le cose.
nella calma di un pomeriggio qualunque
Noi, che siamo tutto il tempo
e tutto, possiamo prenderlo con le mani
cullare le chiome del vento
armarci della pazienza
che cresce le cose.
lunedì 14 aprile 2014
Zio Vania I
Quando il seme comincia
la terra e' attraversata
da un coagulo che perdura nel tempo
attraverso l'argilla
la cintura di castita' delle falde
questo stupore fatto di compattezze
di frane rapinose
non conosce il ritmo dove non sia
esplosione floreale
vampa di polline
tu mi conosci
io sto dentro le cose
ti chiamo dal giardino
alzo un braccio di gesso
attraverso la gorgone mortale
visito i rizomi
la mia forza viene dal basso
e' un desiderio un desiderio
un impeto verticale
nell'humus del suolo
ospito animali sotterranei
che sono ciechi al sole
i sedimenti dei fiumi
le polveri eoliche
il limo fitto
questa mia persistenza
questo mio itinerario di talpa o di lombrico
puo' mutarsi d'un tratto
nello scossone da sonnambulo
allora io comincio a camminare
attraverso le boscaglie che crollano
spiano al suolo citta'
mescolo
balzo fuori
corro per le strade
con la mia forza cieca
spazzo le grida dei bambini
cozzando sordamente contro le morene
il mio respiro governa l'orogenesi
le montagne in naufragio sul mare
gli occhi azzuri degli uomini
sono dei laghi
sono gli occhi del mondo.
(Adattamento de "Il Golem " Giorgio Celli)
la terra e' attraversata
da un coagulo che perdura nel tempo
attraverso l'argilla
la cintura di castita' delle falde
questo stupore fatto di compattezze
di frane rapinose
non conosce il ritmo dove non sia
esplosione floreale
vampa di polline
tu mi conosci
io sto dentro le cose
ti chiamo dal giardino
alzo un braccio di gesso
attraverso la gorgone mortale
visito i rizomi
la mia forza viene dal basso
e' un desiderio un desiderio
un impeto verticale
nell'humus del suolo
ospito animali sotterranei
che sono ciechi al sole
i sedimenti dei fiumi
le polveri eoliche
il limo fitto
questa mia persistenza
questo mio itinerario di talpa o di lombrico
puo' mutarsi d'un tratto
nello scossone da sonnambulo
allora io comincio a camminare
attraverso le boscaglie che crollano
spiano al suolo citta'
mescolo
balzo fuori
corro per le strade
con la mia forza cieca
spazzo le grida dei bambini
cozzando sordamente contro le morene
il mio respiro governa l'orogenesi
le montagne in naufragio sul mare
gli occhi azzuri degli uomini
sono dei laghi
sono gli occhi del mondo.
(Adattamento de "Il Golem " Giorgio Celli)
giovedì 10 aprile 2014
martedì 11 marzo 2014
Veronica flies
Say goodbye to friends,
wishing them the best.
Share those little tears,
you know nothing why.
That is kind of strange,
takes you back and forth,
filling up your glass
with all the time on Earth.
wishing them the best.
Share those little tears,
you know nothing why.
takes you back and forth,
filling up your glass
with all the time on Earth.
Iscriviti a:
Post (Atom)